Testimonianza di una mamma

Ero combattuta sull’idea di scrivere o meno questo articolo, non dovendo parlare esattamente di una ricetta ma di come, da quando è nato Riccardo, la mia cucina abbia inevitabilmente iniziato a ruotare attorno a lui. Ho letto molto durante i primi anni e ho sempre pensato che sarebbe stato più semplice se avessi avuto la possibilità di ascoltare la testimonianza diretta di qualcuno che avesse vissuto la stessa esperienza prima di me, perché se le cose non le vivi non le puoi sapere. Spero con queste poche righe di poter essere d’aiuto a tutte quelle persone che come me si sono trovate un pò perse di fronte all’incredibile esperienza del diventare mamma.

Lo svezzamento inizia presto, ma ancora prima di questo ho dovuto confrontarmi con la scelta del latte artificiale dopo che il mio è venuto a mancare. Avendo allattato per quattro mesi, Riccardo era abituato al latte materno che ha un sapore dolce, avrei dovuto acquistare chissà quante confezioni prima di trovare quello giusto. Ho scoperto, grazie ad altre mamme in rete, che ci sono diversi tipi di latte in polvere che sono più o meno dolci a seconda della marca. Fortunatamente hanno condiviso dei consigli d’acquisto e la scelta è ricaduta sul Plasmon, con cui per fortuna abbiamo risolto il problema, è stato molto stressante perché lui non mangiava più.

Poi arriva l’ora dei passati e degli omogeneizzati, che non ho mai voluto comprare, desideravo offrirgli qualcosa di più. Il ragionamento è stato “se non ho il coraggio di mangiarli io, non posso certo darli a lui!” e di conseguenza ho sempre preparato tutto in casa. Scegliendo con cura le materie prime, senza necessariamente arrivare ai prodotti biologici, ho sempre comunque optato per l’utilizzo di alimenti freschi.

A Riccardo piace tutto!

Per i passati di verdura mi ero organizzata dividendo i vari gusti tra pranzo e cena. Mi spiego meglio: preparavo il passato classico con quante più verdure possibili (una volta le ho contate e sono arrivata a ben 12 tipi diversi), diviso in monoporzioni e surgelato, da usare per la cena. Mentre per il pranzo, ogni due giorni, mettevo a cuocere a vapore le verdure di un solo tipo, per far si che si abituasse a gusti diversi. Venivano sempre piattini molto colorati: crema di zucchine, di spinaci, di cavolfiori, di carote, di finocchi, di zucca.. Mangiava davvero tutto!

Per la carne e il pesce facevo la stessa cosa del passato di verdure: prendevo il fresco, cuocevo, e dividevo in comode mono porzioni da utilizzare al bisogno. La carne la tenevo divisa per tipo: tacchino, coniglio, manzo e vitello. Il freezer per un pò di tempo è stato ad uso esclusivo di Riccardo.

Per i formaggi mi sono buttata su quelli più saporiti, il caprino di capra era quasi sempre presente. Dopotutto se si fosse abituato a mangiare cose con un gusto più deciso, non avrebbe sicuramente avuto problemi con i gusti più dolci. Effettivamente adesso mangia anche Gorgonzola che a me neanche piace..

Se per i primi mesi è tutto molto impegnativo, man mano che crescono diventa più semplice, alcune ricette che ho pubblicato come la pasta di legumi con le melanzane o la vellutata di zucca le preparavo anche per loro fin dai primi tempi. Se dovessi consigliare un libro di ricette per bambini consiglierei “Il cucchiaino d’argento“, contiene un sacco di ricettine pensate per loro, mi ha aiutato molto e quando mio fratello ha avuto una bambina l’ho passato a lui.

Testimonianza di una mamma
Filippo e la sua passione per i limoni…

Per Filippo ho seguito la mia “testimonianza di una mamma” e ho applicato lo stesso piano di cui sopra a entrambi. Dopo 8 anni di Riccardo e 6 anni di Filippo posso iniziare a tirare le somme e devo dire che non è detto che il piano funzioni.. Ebbene si, tanta fatica e non hai garanzia che tutto vada come programmato: Riccardo mangia qualsiasi cosa, non ama molto il pesce ma quando lo preparo se lo fa comunque piacere. E’ una soddisfazione enorme quando andando fuori a cena ha la libertà di scegliere cosa mangiare, senza dover per forza ripiegare sulla pasta al sugo.

Filippo invece è molto difficile, ma credo che se lo facessi mangiare bendato non avrei problemi neanche con lui. Ho dato poca rilevanza alla parte visiva del piatto che purtroppo nel suo caso ha prevalso (odia il verde). Fa fatica a mangiare tutto a parte la pizza e le cotolette di pollo.. Ma ci sto lavorando, magari crescendo ci avvicineremo al risultato sperato, sicuramente non intendo mollare. Almeno a nessuno dei due piace l’hamburger del McDonald il che, per me, è già un grande risultato.

Consigli? Fate come vi sentite di fare, come avete visto non c’è una garanzia di buona riuscita. L’unica cosa che posso dirvi è che hanno sviluppato molta curiosità nei confronti del cibo, assaggiano e sperimentano, e solo dopo decidono se gli piace o meno (Filippo ormai per partito preso dice che non gli piace niente). Si tirano sempre su le maniche pronti ad aiutarmi se mi vedono tirare fuori una pentola. Se volete scrivermi leggerò molto volentieri la testimonianza di una mamma sulle problematiche degli anni a venire.

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